CHI SONO
Sono nato a Roma il 24 luglio 1963. Da quel giorno fino ad oggi ho vissuto in 9 città diverse in Italia e Germania, facendo una ventina di traslochi. Oggi vivo a Bassano del Grappa, con periodi di permanenza in Umbria, a Roma, Monaco di Baviera e Milano. Ho diverse passioni, due delle quali sono le forme di comportamento (le cosiddette buone maniere, galateo o bon ton) e il coaching, alle quali si aggiunge la volontà di aiutare e dare spunti su temi che ho gestito nella mia carriera lavorativa: il mentoring su temi commerciali, sulla leadership, sul bon ton sia nel business che nella vita privata e su questioni interculturali inerenti l’Italia e la Germania.
Anni fa, ero ancora un bambino, chiesi a mia nonna paterna, la Principessa Fabiola Massimo, figlia di mio bisnonno il Principe Fabrizio Massimo e mia bisnonna S.A.R. Principessa Beatrice di Borbone Spagna, la seguente cosa: “nonna, a scuola c’è un ragazzo molto maleducato, come mi devo comportare con lui?”. E mia nonna mi rispose: “caro nipote, Ti rispondo come disse qualche tempo fa Lord Chesterfield: La buona educazione di un uomo è la miglior difesa contro le cattive maniere altrui.”
Dopo aver preso la qualifica di formatore di etichetta nel business, ho dato diversi corsi, in italiano e tedesco, sul comportamento. Volete sapere come mi sono sentito dopo le giornate di workshop: FELICE. Parlare di temi così familiari con persone autentiche, curiose di sapere e volenterose di migliorare, mi ha dato una spinta forte a continuare. Molti continuano a chiedermi consigli, che elargisco con piacere, trasparenza e delicatezza.
E il Coaching? Durante la mia carriera lavorativa, ho incontrato spesso situazioni, dove le collaboratrici o i collaboratori avevano estrema difficoltà a svolgere il compito assegnato. E questo era il punto: il compito assegnato. Presto, ed oggi mi sembra banale, ma allora mi dava tanto da pensare, era chiaro che solo chi faceva ciò per cui era portata/portato, riusciva bene. Altri arrancavano, erano infelici e demotivati. Solo perché “dall’alto” si chiedeva di fare una cosa che però non combaciava con le attitudini e capacità di ognuno. E i paroloni di taluni manager, “il collaboratore giusto al posto giusto” era solo uno slogan, mentre alla fine ci si aspettavano solo numeri, risultati, obiettivi di budget (cose importanti, per carità), senza rispettare il carattere e le potenzialità delle persone.
Nel mio percorso di qualificazione a Coach professionista, giorno dopo giorno, ho visto e vissuto la bellezza di supportare ognuno a sviluppare se stesso. Non facevo il “maestro”, il “professore” che la sa meglio di altri. No. Tramite domande, esercizi autodefiniti dal Coachee, feed-back di ascolto e, si, il silenzio, il Coachee sviluppava come per magia (e non è magia, ve lo assicuro) le Sue, personalissime, soluzioni. Mi ringraziava, ma non per avergli insegnato qualcosa, ma per avergli fatto comprendere di cosa era capace Lui tesso / Lei stessa.
Il Mentoring. L’approccio è diverso dal Coaching. Non sono più giovanissimo, e giorno dopo giorno imparo, come tutti noi, cose nuove. E permetto a queste cose di essere considerate. C’è chi desidera sentire come affrontare certe sfide lavorative, come agire in situazioni di cambiamento aziendale o chiede semplicemente: ma Tu come hai fatto ? Qui, si, il Mentore dice la sua al Mentee (mentre il Coach non dice come fare al Coachee), ed il Mentee accetta o meno queste idee, che comunque elabora e poi, se vuole, mette in atto come meglio crede. Dal punto di vista sia del banking che aziendale, ci sono interessanti differenze da discutere nei 3 gruppi di clientela: retail, private e corporate.
Praticamente la mia vita, a partire dai primi anni, è caratterizzata da un viaggio perenne tra almeno due culture, lingue, paesi. La cultura italiana e quella tedesca, le lingue ed usanze dei due paesi, quello dove sono nato ed ho vissuto in tappe diverse e quello di adozione, che mi ha visto anch’esso ospite per tanti anni.
Pensando su come strutturare questo sito internet, ho pensato tanto a cosa offrire agli altri, come posso supportare le persone, in che maniera faccio partecipare gli altri alle mie esperienze della vita, se utile a loro. In questo processo di pensiero l’interculturalismo tra la mentalità tedesca e quella italiana mi pareva una ovvietà, in quanto mia amica di viaggio in tutta la vita. Ma non lo avevo scritto sulla bozza di testo di questo sito.
Poi mi sono ricordato, quante, infinite, volte, in Germania amici, conoscenti e colleghi mi chiedevano: ma in Italia, come funziona ? Si usa fare in un modo o nell’altro ? Perché “Voi italiani” non fate come “noi tedeschi” ? E, alla stessa maniera, le domande e curiosità da parte di tante persone in Italia, su come funzionano le cose davvero in Germania.
Quindi: sono a disposizione per interessanti scambi di idee e opinioni su regole e usanze nei due paesi che sono i principali partner commerciali e culturali in Europa. Da qualunque paese Tu provenga, e stai per iniziare un’avventura di vita, lavorativa o privata in Italia o Germania: parliamone.
Ho deciso quindi, dopo 30 anni di lavoro in due ottime banche, sempre a contatto con clienti, collaboratrici e collaboratori, di concentrarmi su ciò che mi appassiona, aiutando altri, in maniera autentica, senza costrizioni.
Qualche parola sul mio logo: vedete la cometa che indica all’essere umano in piedi sulla bussola, la direzione. La cometa è un elemento importante del mio stemma di famiglia paterna, Galli Zugaro, che oltre alla cometa contiene un gallo che, in piedi su una collina, guarda lontano. Essa da orientamento e guida. Se vuoi, puoi seguire la Tua cometa, per arrivare dove Vuoi.